Wod War 4 Mori: Alghero per tre giorni capitale mondiale del crossfit - vere.news vere.news

Wod War 4 Mori: Alghero per tre giorni capitale mondiale del crossfit

di Francesco Cucinotta
Una gara di livello internazionale fra superatleti che si sono sfidati a colpi di esercizi massacranti per tre lunghissimi giorni. Questa, in estrema sintesi, la natura del Wod War 4 Mori, terza edizione della competizione di crossfit che si è svolta ad Alghero nel weekend del 2, 3 e 4 settembre. Rispetto alle precedenti due edizioni, però, stavolta a nobilitare l’evento la presenza di diversi atleti di livello mondiale, a cominciare dall’americano Rich Froning, che col suo team Mayhem ha dato spettacolo e ha entusiasmato il pubblico presente sugli spalti.

Quattro le categorie in gara: gli elite (i professionisti), la categoria open per tutte le età, la master young (over 35) e la master classic (over 45). Ogni team, formato da quattro atleti, due donne e due uomini, ha dato battaglia in ognuno dei “Wod” (che sta per “workout of the day”, esercizio del giorno) proposti dall’organizzazione. La particolarità del crossfit, infatti, è data dal fatto che si tratta di una disciplina completa, in cui l’atleta è chiamato ad allenare quante più “skill” possibili, perché spesso non si conoscono in anticipo i dettagli delle prove da eseguire. Devi essere pronto a tutto, in pratica. E così, tanto per sfatare subito il mito del crossfitter tutto muscoli, l’organizzazione ha voluto dare il via alle danze con un wod aerobico, che prevedeva due chilometri di corsa, cinquecento metri di nuoto in mare e altri due chilometri di corsa. Niente male, anche per valorizzare le bellezze di Alghero e il mare della Sardegna.

Corsa e nuoto però hanno fatto solo da antipasto alle portate principali, perché poi sono arrivati i bilancieri, i manubri, i dischi, i trasporti di pesi, le trazioni alla sbarra, i piegamenti e tanti altri esercizi. Ogni giorno, dalle 9 alle 19, per tre wod giornalieri fino a giungere alla finalissima di domenica. Per la cronaca, ad aggiudicarsi il premio di cinque mila euro per la categoria elite è stato proprio il team Crossfit Mayhem della stella Froning, accompagnato da Christophel Tyler, Powers Paige e Rayl Baylee, anche se non ha avuto vita facile, visto che i connazionali del team Mamma Mia (Michelle Basnett, Jorge Fernandez, Jake Marconi e Brittany Weiss) gli hanno dato filo da torcere fino all’ultimo. Fra gli open ha trionfato il team Red Fox di Cagliari (in gara con John Rey Hernandez, Marco Meggiorin, Marina Ladinetti e Rossella Fois), mentre per le categorie master si sono affermati rispettivamente il team Old Bad & Bloody (Giada Nicolini, Anna Pudia, Amerigo Blasi e Alessandro Serrani) e il team The Damned & Co. (Valentina Bisogno, Marina Novelli, Antonio Sala e Giulio Silvino).

Tutte le attenzioni, comprese quelle degli stessi atleti in gara, sono state rivolte ai campioni statunitensi del Crossfit Mayhem, freschi vincitori dei Games del 2022 e idoli e punti di riferimento per chi pratica questo sport in tutto il mondo. A cominciare dalla leggenda vivente Rich Froning, che per quattro anni consecutivi, dal 2011 al 2014, ha vinto il titolo di migliore al mondo a livello individuale, dopodiché, dal 2016 in poi, si è laureato campione a team in altre sei occasioni: “è stato stupendo gareggiare in una location del genere. Non ho mai visto un mare così e forse è la prima volta che mi capita di nuotare e di vedere così bene il fondale”, ha ammesso Froning. E a chi gli ha chiesto cosa servisse per arrivare a questi livelli, il campione americano ha messo in mostra tutta la sua normalità: “il crossfit è uno sport molto stressante e per certi versi doloroso, ma io cerco di divertirmi quando lo pratico e di essere da esempio per i miei figli”.

Alghero si conferma dunque come una città attenta e pronta ad accogliere grandi eventi sportivi: rally, tennis, nuoto (lo scorso maggio si è tenuta la LEN Cup col trionfo della stella italiana Gregorio Paltrinieri) e ora il crossfit. Che la Sardegna possa diventare una piccola capitale dello sport al centro del Mediterraneo? I presupposti ci sono tutti, speriamo che il futuro possa mantenere le sue promesse.

 

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