di Ettore Martinez
La Morale, cioè la capacità di discernere ciò che può o deve essere fatto da ciò che non può e non deve essere fatto, è per l’Uomo cosa antica. Deriva dalle antiche tavole e poi si è col tempo laicizzata.
Secondo certe classificazioni è, insieme alla Teoretica, la seconda branca principale della Filosofia. Non a caso detta anche Filosofia pratica. Perché ha per oggetto il comportamento, la prassi, cioè le relazioni che abbiamo con i nostri simili.
Molto si è recentemente de-sacralizzato sul tema del Bene e del Male, come su tutto il resto, d’altronde. Nello stesso tempo un nuovo bigottismo lassista è arrivato persino a scomunicare la stessa parola “morale”.
Nell’Introduzione a questo lavoro, ancora tutto da leggere, si evidenzia il fatto che se non verranno presto ripristinati comportamenti moralmente denotati continueremo a procedere verso disastri sempre peggiori.
Anche ecologici. Del resto un comportamento ecologico rispettoso della Natura e delle sue leggi, può essere efficacemente raccomandato soltanto ad una persona in grado di recepire valori morali. La Morale quindi, rispetto all’ecologia è, a nostro avviso, un a priori.
In questo libro Mancuso -così ci è sembrato d’intendere – parla delle virtù cardinali in relazione al rispetto, al prendersi cura dell’altro, degli altri. Ci viene così in mente il filosofo idealista Fichte che sosteneva che è proprio il richiamo morale da parte di un’altra persona che mi garantisce di non essere l’unico “Io” dell’Universo.
Ma possiamo anche rovesciare il concetto così: è il rispetto di norme e valori che ci fa uscire dalla nostra solitudine narcisistica magari predatoria.
Vito Mancuso ci ricorda che ne va della nostra stessa sopravvivenza come specie. Del resto, solo a momenti storici particolarmente rovesciati di senso come quello che stiamo vivendo adesso, può sfuggire che questa è proprio la funzione sociale dell’Etica.
Della quale, per inciso, fanno parte le varie Deontologie professionali.
Vito Mancuso, “La forza di essere migliori – Trattato sulle virtù cardinali”, Garzanti 2019