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Sardi in giro per il mondo: Roberto Boi

di Nicola Montisci

Il 21 di Agosto saranno passati 8 anni dal suo arrivo in Australia. Per quanto possa sembrare strano è stata “una decisione molto affrettata e senza pianificazione, in un momento della mia vita nel quale non ero contento con me stesso e avevo bisogno di fare qualcosa per cambiare la mia vita completamente. Al momento non aveva molto senso ma guardando indietro tutto ha avuto il suo perché’Così racconta Roberto Boi, uno dei tanti sardi in giro per il mondo, attualmente discovery manager della Dilate Digital.

Roberto si è dato da fare. Otto anni sono tanti, passano stagioni e governi e soprattutto cambiano le persone. I luoghi sconosciuti diventano casa, si stringono legami, si capisce e ci si adatta. E il cuore si divide.

Quando hai preso il volo e ti sei trovato in un posto nuovo, quale è stata, se la ricordi, la prima sensazione?

La prima sensazione estata strana, come ho toccato terra non avevo la minima idea di cosa fare ed ho pensato di aver fatto una scemenza. Ho preso un taxi, sono andato in ostello, e da li eincominciata la mia nuova vita.

Come ti sei trovato in un paese così diverso, quali difficoltà e quali opportunità?

Ci sono stati molti alti e bassi. Allinizio tutto ebello perché si ha ladrenalina della nuova avventura. Poi si incontrano molti bassi, specie quando lavorare ed abituarti ad un mondo completamente nuovo, nel quale ero completamente solo, emolto difficile. Poi perose si superano quei momenti duri va tutto in discesa. Ho visto molte persone arrivare in Australia e ripartire dopo due settimane, sono 16,000 km di distanza e 21 ore di aereo per tornare a casa. Non esemplice fare i conti con la realtà completamente diversa dalla nostra. Eun paese spettacolare che offre infinite opportunità, se uno ha un pizzico di follia e ha una buona etica del lavoro la vita cambia completamente in meglio. Oggi sono un cittadino australiano, limmigrazione eun bello scoglio da superare, nessuno ti regala nulla ma come ho detto prima se lavori bene e diventi parte integrante della società’ ti togli grandi soddisfazioni.

Ci ricordi un po’ la trafila lavorativa che hai fatto?

Un bel bagno di umiltà per iniziare, sono tornato nellhospitality come barista e cameriere. Unesperienza bellissima, gli stipendi sono ottimi epuoi vivere una vita bellissima anche lavorando in ristorante. Sono stato sponsorizzato da unagenzia di marketing digitale, eravamo in 3 ed il mio capo ha fatto grossi sacrifici per sponsorizzarmi. Poi mi sono mosso in un centro di Fustal dove ho fatto della mia passione un lavoro per gli ultimi 5 anni e mezzo, ho girato il mondo e conosciuto gente veramente speciale. Con I visti lavorativi esempre un pocomplicato perché tutto puocambiare da un momento allaltro, ma bisogna essere pazienti e navigare con le leggi. Il mare emosso ma poi si calma e tutto va per il verso giusto.

E oggi cosa stai facendo esattamente?

Da un mese sono tornato nellagenzia di marketing digitale, da 3 sono diventati 80 e mi hanno riaccolto a braccia aperte. Un consiglio che do a tutti equello di tenere sempre ottime relazioni, non si sa mai cosa il futuro ci riserverà. Domani cosa faronon lo so, lAustralia mi permette di cambiare carriera e fare qualcosa di nuovo in ogni momento. La disoccupazione qua in Western Australia eal 2.9% e ci sono circa 1.6 lavori per ogni abitante quindi ti lascio immaginare quante opportunità sono disponibili per tutti.

Quando rientri in Sardegna qual è la sensazione?

Casa esempre casa. Un posto bellissimo, quel profumo di elicriso che eunico nel suo genere. Mi piace vedere come Cagliari si evolve in una piccola metropoli anche se credo ci sia ancora un potenziale enorme che gli amministratori locali non hanno ancora saputo sfruttare al meglio probabilmente per la mancanza di risorse e la mentalità provinciale che ha sempre contraddistinto la maggior parte degli imprenditori ed amministratori.

Gli emigrati in fondo al cuore pensano sempre a un ritorno, tu lo hai previsto in qualche modo?

Non credo tornero, mi sento veramente a casa qua in Australia. Ho interrotto praticamente la maggior parte dei legami che avevo, non per colpa mia o di nessun altro. Ognuno vive la sua vita ed a volte le strade si separano. Esempre bello tornare e vedere un amico di vecchia data, quella sensazione ha sempre qualcosa di magico. Magari androa vivere in Asia un giorno, lIndonesia eun posto nel quale vado 4-5 volte allanno ed everamente bellissima. Mai dire mai comunque!

Come hai combattuto i momenti di solitudine, lontananza e difficoltà?

Con la filosofia del se ti senti di gettare la spugna ricordati perché hai iniziato.  Quando ho deciso di restare in Australia prendere la cittadinanza era diventato un obiettivo inamovibile. La determinazione ha un potere immenso, credimi quando ti dico che se uno vuole le cose accadono. La pandemia non estata facile da digerire, siamo rimasti chiusi per due anni ed il fatto di non poter uscire dal paese era un grosso macigno sulle spalle. Ma anche quella eandata, si guarda avanti.

La solitudine erelativa, ci sono persone splendide nel mondo da conoscere, qua emolto normale sedersi al tavolo con uno sconosciuto e parlarci. Sai quante belle storie nascono da una birra bevuta  con qualcuno?

Che consigli daresti oggi a un giovane sardo che resta nella propria terra? E quali consigli a chi vorrebbe venire in Australia?

Fate quello che vi sentite di fare, nessuno vi obbliga a seguire i clicheo fare quello che gli altri ritengono giusto per voi.  Se vostro padre eun medico niente vi vieta di diventare un artista, fate ciò’ che vi rende felici perché non cecosa più importante. Venite in Australia, fate un working holiday visa, viaggiate in Asia e anche se non restate qua tornerete a casa con unesperienza enorme. Se volete restare sappiate che dovrete rinunciare a tante cose per aprire nuove porte che vi daranno grandi soddisfazioni. Fate pace con I vostri amici e genitori prima di partire, non ce motivo di avere rancore e di portarlo dallaltra parte del mondo. Godetevi ogni momento con loro perché’ non saprete quando li rivedrete ancora, io ho toccato i 3 anni e probabilmente dovrò aspettarne un altro prima di tornare a casa.

Come descrivi, dalla tua esperienza, l’Australia e gli australiani?

Un roller coaster di emozioni. Un paese enorme, 25% delle persone sono nate oltremare e buona parte del resto della popolazione ha comunque origini straniere. Gli aborigeni australiani sono la civiltà’ piuantica del mondo. Un paese con tanto da scoprire e tanto da dare. Gli australiani? Io ora sono australiano, euna definizione difficile da spiegare ma cerco di riassumerla. Sono molto amichevoli, dipende dalla zona, se li sai prendere ti danno veramente tanto e ti fanno sentire a casa. Ho conosciuto persone splendide, molte di loro sono ancora riferimenti importanti della mia vita.

Qual è la percezione dell’Italia/Sardegna a distanza, mediata da tv e organi di informazione?

1 su 10 conosce la Sardegna, 7 su 10 ti rispondono ah Sicily. Credo che chiunque abbia in mano il budget dellufficio turistico si debba dare una svegliata ed iniziare a fare marketing come si deve. LItalia evista come un paese bellissimo, giustamente, e ricordati che questo paese estato costruito da italiani e greci tanti anni fa. La communitaitaliana eenorme, negli anni 70/80 litaliano era la seconda lingua più parlata nelle case australiane. Gli italiani che sono arrivati qui hanno un cuore grande, sono quelli che hanno dovuto lasciare la propria casa per trovare fortuna. Io abito a Fremantle, un posto bellissimo sul mare dove la metadella communita sono italiani di prima a seconda generazione.

Un elemento che vorresti esportare dall’Australia in Sardegna e viceversa.

La bravura che gli Australiani hanno nel promuovere il loro paese ed il rispetto che hanno per lo stesso. Dalla Sardegna probabilmente le tradizioni e la storia ma anche il nostro modo di accogliere le persone e lempatia che abbiamo per chiunque arrivi nella nostra isola. Sono cose tatuate nel DNA, non si esportano facilmente.g

Se ci fosse un libro o una canzone che raccontasse la tua esperienza?

Ziggy Alberts – Simple Things!

 

 

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