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Perché fare un salto al Phi Beach non è peccato

di Nicola Montisci

Lo chiamano il posto più pettinato della Sardegna dei vip. Qui tutto ha un prezzo: il parcheggio costa dieci euro, un ingresso senza prenotazione – in una serata normale – costa 60 euro (comprensivo di drink), i cocktail in riva al mare costano venticinque e la birra va ai venti. Per un tavolo la cifra sale. I prezzi possono variare.

Basta questo per evitarlo e avere pregiudizi? E se vi dicessi che qui troverete uno dei più bei tramonti della Sardegna – non l’ho detto io ma il New York Times – e che i colori e le emozioni quando il cielo diventa arancione e la musica scivola tra gli scogli e quella palla di fuoco si congeda rappresentano un’esperienza che vale da sola per vincere i pregiudizi?

Dal 2008 a oggi il Phi Beach è stato un continuo evolversi. Nato nel Forte Cappellini, residuo di un vecchio edificio napoleonico che svetta sul mare cristallino della Sardegna settentrionale, non è distante da Baja Sardinia e dalla altre mete di turismo.

Luciano Guidi, il suo fondatore, ha confermato di aver raggiunto la sua idea iniziale: “Un posto democratico, dove tutti stanno insieme, dove tutti si divertono insieme”.  E il colpo d’occhio, dalla prima camminata in poi, arrivando presto per non perdersi nulla di questa esperienza, regala sorpresa ed emozione. 

Se arrivi alle sei del pomeriggio ci sono le famiglie con i bimbi che corrono felici, i passeggini e un’atmosfera da parco pubblico. Con lo scorrere del tempo, cambiano le persone, l’ambiente si fa più giovane e frizzante, e anche i BPM aumentano. Poi c’è il tramonto, col sax che accompagna l’armonia di luci e suoni della consolle e tutti col drink in mano a godersi quei minuti di spettacolo naturale proiettato sul mare e sull’Isola della Maddalena. 

Emozionarsi è d’obbligo anche perché quando il sole è andato a dormire, il Phi si trasforma ancora una volta e con la musica di guest star nazionali e internazionali regala emozioni e divertimento per mezzo di spettacolari laser show proiettati sulle rocce. 

Dopo una pausa pandemica anche i grandi nomi della musica house ed elettronica sono tornati per l’estate 2022: Black Coffee, Peggy Gou, i The Martinez Brothers, Bob Sinclair, sono solo alcuni del roster di queste settimane. “Non una discoteca, ma un punto di incontro” ha sempre precisato, però, Guidi.

Il Phi Beach è anche giorno e ristorazione: con servizi balneari, come l’area Grill & Pizza dove è possibile gustare le specialità dell’open grill, sorseggiare champagne e drink. Angoli riservati e terrazze private e la ristorazione degli chef Giancarlo Morelli e Livio Pedroncelli. Due i ristoranti: il Pied Dans l’Eau e la Medea Dining Room. Gli spazi più riservati si chiamano Prestige Table e Royal Table, entrambi posizionati in angoli nascosti. C’è anche una meravigliosa terrazza, il The Rock Club, ai piedi delle  pareti di roccia.

Outfit gettonato una camicia bianca, pantaloni chiari – anche bermuda – e mocassini, ma questo è semplicemente quello che ho visto di più. Anche il vestiario è molto smart, segno della democraticità del posto. 

Natura, cibo e musica. Si può essere d’accordo o meno ma che il Phi Beach non valga la pena di una visita è un’eresia.

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