Il Giovedì dell’Angelo, di Angelo Cerina
Non è un caso che i governi tecnici, possibilmente guidati da un tecnico, possibilmente un economista siano molto graditi a Bruxelles.
Infatti l’idea del tecnico burocrate che applica alla perfezione le direttive che arrivano da quelle parti, senza discutere e senza scantonare di un centesimo o di una virgola è perfetta per loro, lo è un po’ meno per chi va a votare e si aspetta che nel suo paese vengano prese iniziative politiche dal governo eletto,che vadano nella direzione di una crescita e della creazione di ricchezza e benessere non invece soltanto e desolatamente una applicazione talebana da vetusti ragionieri con le forbici in mano e pronti solo a tagliare, come appunto gli chiede Bruxelles, piuttosto che a cucire con ago e filo.
Così qua in Italia ci siamo ritrovati da Monti in poi e finendo con Draghi in mano a dei governi guidati da burocrati veri o governo imbottiti di questa specie nefasta, che di fatto hanno impedito a questo paese di avere una politica di crescita dettata dal programma di chi aveva vinto le elezioni.
Avere dopo il voto,per anni, una maggioranza non chiara ha contribuito per anni ad avere questo tragico risultato.
Lo stesso governo Conte I,nato dopo una consultazione elettorale storica,infatti un partito nuovo come i 5 stelle divenne il partito di maggioranza relativa,non possiamo considerarlo politico visto che era nato da una invenzione di Mattarella che creo’ lui un governo con uomini chiave graditi a Bruxelles,la scelta stessa di Conte un non politico e alle Finanze un economista di apparato puro e pio come Tria messo lì dopo aver sbarrati la strada al Prof.Savona inviso ai padroni europei,lo dimostra.
Il tanto poi decantato governo dei fenomeni,quello di Draghi ha rappresentato poi il culmine di questo assurdo modo di intendere il governo di un paese, un club di burocrati messi lì a rettificare la volontà europea, niente di più è niente di meno.
Così,se prendete qualsiasi decreto firmato da questo fenomeno di super Mario,troverete soltanto e solamente pezze messe sotto forma di bonus a tappare buchi qua e là,ora in un settore dopo aver tolto una toppa ad altri,insomma una elemosina distribuita in giro giusto per non far colare a picco la barca.Ora qui ora li,ora a me e ora a te a mo di una Caritas che distribuisce pasti ed elemosina,non governare ma dare assistenza,più poveri ci sono e più decreti di puro assistenzialismo si sfornano in base alle direttive della casa madre Europa.
In questo modo semplice semplice di gestione dei conti ecco che più che fare programmi di governo,abbiamo assistito alla gestione di bilanci in rosso di una società da parte del commissario liquidatore nominato in accordo con Bruxelles,non cerare di creare ricchezza ma bensì gestione di un fallimento e della povertà che inevitabilmente ne consegue,creandone possibilmente anche altra che verrà gestita alla stessa maniera con mance date per decreto oggi e tolte domani per darle ad un altro divenuto ancora più povero di noi.
Sangue e sacrificio e privazioni a non finire,con ogni tanto un fortunato che vince alla lotteria ed i soliti fortunati che vincono sempre vendendogli i biglietti.
Così mentre nel mondo Biden dopo aver messo 1 miliardo e mezzo di liquidità nel 2022 si appresta a rimetterne un altro adesso per sostenere la crescita,ammazzata dalla guerra ricordiamolo,noi siamo qui ad affrontare una crisi dovuta ad una virosi ed appunto una guerra e a litigare impotenti per 18 centesimi di aumento del costo della benzina.Assistiamo a tutto questo grazie alla Unione Europea che non fa niente ma anzi non consente nessuna deroga a nessun paese per poter investire come meglio crede in un progetto politico serio e comunque pensato da chi è stato votato per fare questo.
Questa è l’idea di Democrazia che hanno a Bruxelles e di cui l’Italia è diventata il vero laboratorio,con l’autorizzazione e la compiacenza di una parte dei partiti e purtroppo da chi dovrebbe difendere la Costituzione per suo lavoro principale.
Ora qua in Italia grazie a Dio abbiamo un governo politico con una maggioranza chiara e non una melassa putrida fatta di componenti inconciliabili,e diro’ lo stesso anche domani dovessero andare le eketim modo diverso,deve essere una occasione da non sprecare!
Ora non è più tempo di assecondare l’Europa a trazione Franco Tedesca nel suo folle progetto egemonico e distruttivo delle altre nazioni,ma è il momento di pretendere dai burocrati della Commissione Europea un passo indietro rispettoso delle persone che votano e delle loro scelte politiche.
Siamo una democrazia parlamentare eletta dal popolo, non un comitato di professori nominati a cui far correggere i compiti e a cui far gestire la povertà imposta per delibere dalla Commissione Europea.