I Colori dopo il bianco, sfumature di vita di Nicola Lecca - vere.news vere.news

I Colori dopo il bianco, sfumature di vita di Nicola Lecca

Di Marcello Cocco

Cosa si nasconde dopo il bianco, dopo la rigida apparenza, dopo una falsa illibatezza? Forse il rosso del sangue, dell’amore, il giallo della rinascita, il viola del dolore; o l’azzurro di Marsiglia.

È l’azzurro che inonda all’improvviso le pagine della vita di una giovane ragazza tirolese, Silke, dove il padre altolocato impone una rigida disciplina volta a conservare il buon nome della famiglia, . In questo modo riduce la vita della figlia ad un scialbo, soffocante bianco.

A Marsiglia scoprirà i colori, cosa si nasconde sotto l’ombra della monotonia e quanto la vita ha da offrirle. Questo però è un passo importante, una svolta radicale. Serve un enorme atto di coraggio, una forza immensa per galleggiare e poi nuotare in un mare di colori che, inizialmente, la sommerge. Perché “Marsiglia è un caleidoscopio. Cambia colore in continuazione: e cambia anche le persone.”

È, infatti, una città frizzante, spumeggiante, descritta con un’attenzione tipica dell’occhio di chi viaggia. L’autore è Nicola Lecca, uno scrittore nomade che ha abitato a lungo a Vienna, Barcellona, Venezia, Londra, Innsbruck, Reykjavík e Visby. Tra le varie tappe c’è anche Marsiglia, che (forse anche  per le somiglianze con la sua città natale Cagliari) gli resta molto più a cuore.

Questo bagaglio culturale è evidente nel racconto: la dolcezza delle frasi è rara, genuina. La scrittura è pulita, a tratti leggerissima, anche se sono presenti alcune scelte grammaticali che a volte stonano. Il testo, nonostante questo, è molto scorrevole, e assume tutti i caratteri di un motore diesel: lievemente lento all’inizio, durante lo svolgimento si caratterizza per la sua fluidità e per numerosi interrogativi che ti faranno appassionare alla trama. Il messaggio nascosto è bello, ideale, positivo e propositivo, che lascia spazio a numerose riflessioni.Tutto questo ti permette di accompagnare Silke nel suo piacevole, a volte struggente, curioso viaggio alla ricerca di ciò che si nasconde dietro il bianco.

La chiave del romanzo è proprio il viaggio, ma non solo di Silke:è un racconto, infatti, che sembra appositamente costruito per essere letto durante la fila in aeroporto, a bordo di un aereo, treno o pullman o in caso di ritardo dei mezzi. È un libro da apprezzare soprattutto durante degli spostamenti e le pause che questi comportano: ideato da un viaggiatore per un viaggiatore, insomma. Questa è la percezione che acquisisci pagina dopo pagina. Attenzione: è molto immersivo, occhio a non perdere il volo!

CONSIGLIATO PER: viaggiatori; chiunque desideri una lettura leggera in grado di trasportarti con la fantasia.

 

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