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Frosinone-Cagliari, l’analisi tecnica

Di Angelo Cerina

Analizzare le partite del Cagliari dal punto di vista tecnico è quanto di più noioso ci possa essere:tutto perfettamente anzi dannatamente identico, cambia solo il risultato o perde o pareggia, purtroppo per il Cagliari solo rarissimamente riesce a vincere.

Oggi per la verità in maniera rocambolesca al 10’ minuto di recupero era riuscito a prenderli i 3 punti con un bel goal di Pavoletti, ma un impietoso controllo Var glieli ha tolti per un offside millimetrico.
Dunque dicevamo il solito Cagliari con Carboni al posto di Altare nel 4 difensivo, il giovane prodotto della primavera Koufaidis schierato a metà campo a cercare di tenere Lapadula meno isolato del solito, Nandez a spingere sulla destra insieme a Luvumbo, Rog a cantare e portare la croce e Viola in regia.Il Frosinone davanti con uno speculare 4/4/2.
Addirittura la partita si mette subito bene per un grande pasticcio della difesa del Frosinone, pasticcio che Luvumbo trasforma in rete per il vantaggio del Cagliari dopo appena 14 minuti. Meglio di così non poteva cominciare.
Invece, come sempre capita, il Cagliari non solo non approfitta del vantaggio per impadronirsi della gara, ma al contrario senza alcun motivo anziché pressare e ripartire sta lì a cincischiare a metà campo in attesa di sbagliare e mandare gli avversari in rete, e così succede ed il pareggio arriva in un amen, dove l’amen questa volta sono 18 minuti esatti.
Solita dormita della difesa e voila’ il pareggio è servito.
Nel secondo tempo stessa musica, anche se dopo gli ingressi di Barreca (bravo e tecnicamente dotato) al posto di Carboni e di Makoumbo al posto di un opaco Viola, il Cagliari sembra impadronirsi della gara, ma in realtà tutto come sempre, solo e soltanto un inutile possesso palla senza sostanza.
Al contrario il Frosinone alla prima occasione colpisce,apparentemente grazie ad una prodezza di Insigne ma in realtà favorita dalla solita leggerezza del Cagliari che gli permette di calciare indisturbato dal limite dell’area,e così il 2 a 1 è servito.
Il rigore al 94’ arriva per caso, benedetto ma per caso, del goal beffa annullato abbiamo detto prima.
Questa è la desolante analisi tecnica di una squadra che sembra a fine novembre ancora un cantiere aperto, una squadra in precampionato alla ricerca di una formazione affidabile e di meccanismi accettabili, peccato che siamo in prossimità del Natale e peccato che pareggiare fuori casa con la capolista può andare bene se sei secondo a 2 punti non se sei a 4 punti dal terzultimo posto, così non va bene affatto.
La rabbia poi cresce ancora pensando che il Frosinone visto oggi è capolista avanti a noi di 13 punti!
È arrivato il momento del coraggio è arrivato il momento di non guardare più il bicchiere mezzo pieno ma guardare la bottiglia che inesorabilmente si sta svuotando e se la bottiglia si svuota il bicchiere non lo riempi più!
Non decidere ed aspettare è da folli e senza alcuna giustificazione.

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