Frank Deka, sperimentazione e ricerca attraverso la musica elettronica - vere.news vere.news

Frank Deka, sperimentazione e ricerca attraverso la musica elettronica

di Nicola Montisci

C’è un giovane dj e producer sardo appena rientrato da un importante tour mondiale. Si chiama Francesco Lecca, in Arte Frank Deka, classe 1998.

Ha cominciato ad andare forte sul mercato discografico già dall’età di vent’anni – era il maggio 2019 – con un EP su una famosa etichetta londinese (Familia), primo nella classifica Techno su Traxsource e esordendo in uno dei club più importanti del Regno Unito, l’EGG di Londra.

Le radici sono profonde. Padre musicista e grande appassionato di musica, influenza Francesco che da subito viene immerso dentro un mondo di cui si innamora e non vorrà mai più mollare. All’età di 12 anni, ricorda, “ho sentito la necessità di dover produrre per esprimermi e trasformare le idee in suoni”. Così scopre un programma per la creazione musica elettronica e inizia a creare i suoi primi brani.

Ha esordito come dj appena quattordicenne nei Pub, nei Bar, alle feste di compleanno ed eventi privati, per poi passare a discoteche e importanti in Sardegna come  Ovest Club, Opera Arena, Anyway Club, Lido Disco Club, Soho ecc.

A diciotto anni il primo grade passo: suona per la prima volta come headliner in un festival a Budva (Montenegro). Cominciano le uscite su case discografiche molto importanti nel panorama techno, come Suara, Octopus, Set About, AnalyticTrail, Renesanz, Loose Records ecc. Tra il 2020 e il 2021 ha realizzato due remix ufficiali per Dusty Kid. Nel 2022 il suo primo Tour in India, che gli ha regalato l’emozione più bella e più intensa della vita.

Grazie alla sua musica e alla determinazione, Frank ha già ottenuto fama a livello internazionale e si è già esibito in diversi stati del mondo come Svizzera, Uk, India, Montenegro, Finlandia, Bulgaria e presto si esibirà per la prima volta in Slovacchia e Sud America.

Siamo curiosi del processo creativo degli artisti. Come funziona per Frank Deka?  “Con l’immaginazione cerco di immedesimarsi all’interno di un club e penso a quali suoni potrebbero starci bene da li inizio a buttare giù idee. L’obiettivo – prosegue – è quello di creare musica che resti nel tempo, ovvero che tra dieci, venti, trent’anni anni dev’essere sempre attuale e può essere sempre suonata creando sempre le stesse emozioni di quando è uscita. Creare il proprio marchio, ovvero se non c’è scritto il nome dell’artista, l’ascoltatore deve riconoscere chi ha prodotto il brano solo all’ascolto dei suoni. Alcune volte inizio dalla cassa (kick) e dal basso, altre volte da una melodia… Molte volte però le tracce più belle nascono per caso, dopo tante ore di sperimentazione e di ricerca”.

E quando le idee latitano quali sono i segreti? “Cerco di svagarmi ascoltando molta musica, andando al mare, passeggiando in campagna con il mio cane, oppure vado a fare escursioni in montagna in Mountain bike. Mi piace molto anche andare a pescare e fare sport”

Poi c’è l’eterno dualismo tra produttore e dj: “Penso che le due cose debbano andare parallelamente, non si può decrescere, devono essere entrambi in continua evoluzione. Mi rendo conto che viaggiando molto si ha meno tempo e meno voglia di stare in studio, ma per me la produzione è fondamentale, è fisiologica, cerco sempre di tenermi aggiornato e ritagliarmi del tempo da dedicare alle sessioni in studio. Parlando con alcune persone sento che per loro andare in studio è un obbligo, una forzatura, un peso.. quasi un’assurdità. Per me invece l’esatto opposto, un processo naturale, una necessità di scrivere le mie idee e perfezionare sempre di più il mio suono. Lo sento come il mio mondo, un modo per svagarmi e dare sfogo alla creatività, un posto felice. Se diventa un obbligo o una forzatura è meglio cambiare lavoro o dedicarsi ad altro.

Per Francesco la musica è arte, amore, passione, non è una moda: “Voglio continuare a cercare nuovi suoni, infrangere le regole, rischiare, evolversi e distaccarsi dalla massa cercando sempre di fare la differenza lasciando la propria impronta”.

“Mai scendere a compromessi, lavorare sempre con passione, costanza e umiltà” è il suo motto. Amore, libertà, salvezza, felicità, ma soprattutto un mezzo per trasmettere le proprie emozioni. “Trasformo la mia oscurità in emozione, e quando arriva la musica non esiste nient’altro, dimentico il mondo, le sue preoccupazioni e si lascia stravolgere”.

 

1 commento

  • Paolo
    06/10/2022 at 11:41 PM

    Grande Francesco… Sei un talento puro.
    Non fermarti mai, tu sei un esploratore di luoghi ignoti alla maggior parte di noi… Alimenta sempre la tua ricerca…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *