Alimentazione sostenibile: Edimburgo firma il Plant-Based Treaty vere.news

Edimburgo firma il Plant-Based Treaty, per un’alimentazione sostenibile

La lotta al cambiamento climatico parte da una dieta a base vegetale: Edimburgo è la prima città in Europa ad adottare il Plant-Based Treaty

Edimburgo segna un record green: è infatti la prima città in Europa e in Scozia a firmare il Plant-Based Treaty, un trattato che intende ridurre le emissioni e combattere la crisi climatica attraverso l’alimentazione. Al centro della campagna, lanciata nel 2021 durante la Cop26 a Glasgow, ci sono le piante: uno dei punti del trattato è infatti l’adozione, nelle mense delle scuole, degli ospedali, delle case di cura, delle carceri e delle istituzioni governative, di piani alimentari a base vegetale. Questo particolare tipo di dieta, considerato più salutare e sostenibile, dovrebbe contribuire a fermare il degrado degli ecosistemi, dovuto allo sfruttamento del terreno agricolo per produrre mangime animale.

Edimburgo è la ventesima città al mondo ad aver aderito al trattato- tra le altre ci sono anche Los Angeles e quindici città indiane. “Le diete vegetali sono un vantaggio per tutti: hanno un minore impatto sull’ambiente e sul benessere animale e apportano significativi benefici per la salute umana”, ha detto Steve Burgess, il consigliere dei Verdi che presentato la proposta in consiglio con il sostegno del Partito Laburista e del Partito Nazionale Scozzese.

Ma non tutti nella Giunta si dichiarati d’accordo. Il piano ha ottenuto, infatti, 12 voti favorevoli e 5 contrari. I dubbi sono stati espressi dai Conservatori, secondo cui nelle scuole i bambini dovrebbero avere “un’opzione a base di carne per pranzo, un alimento che svolge un ruolo cruciale in una dieta equilibrata e nel loro sviluppo fisico. Questo è l’ennesimo esempio di un’agenda politica forzata a scapito di ciò che conta davvero: il benessere e la salute dei nostri giovani. Non sto dicendo che sia completamente folle, ma questo piano non deve togliere opzioni ai bambini e al personale scolastico, e anche alle case di cura”.

A queste perplessità Cammy Day, a capo del Consiglio comunale di Edimburgo, ha risposto assicurando che “il trattato non è legalmente vincolante e che sebbene le opzioni a base vegetale saranno preferite nelle scuole, i giovani avranno comunque la possibilità di scegliere i loro pasti”.

Sono tre i principi fondamentali su cui si fonda il Plant-Based Treaty: blocco all’espansione dei campi coltivati per produrre cibo e sfamare gli animali degli allevamenti; ricostruzione degli habitat naturali e adozione di un piano alimentare a base vegetale.

Nicola Harris, uno dei membri del gruppo promotore del Plant-Based Treaty, ha evidenziato che “La promozione di alimenti a base vegetale in tutta Edimburgo aiuterà i residenti a fare scelte informate migliori per il pianeta, la salute personale e la protezione degli animali”.

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