Mobilitazione dei lavoratori del Crs4 per denunciare il dissenso verso la riorganizzazione decisa unilateralmente dall’amministratore unico Giacomo Cao: è quanto emerso in un incontro fra i lavoratori e il sindacato confederale e di categoria a tutti i livelli per discutere della situazione, si legge nel comunicato, “che ormai da tempo caratterizza in modo negativo le relazioni con il vertice del Centro di ricerca pubblico generando un clima di malcontento diffuso”.
I segretari della Cgil Sardegna Fausto Durante e della Fiom regionale Roberto Forresu, Simona Fanzecco e Marco Mereu della Cgil e Fiom Cagliari hanno raccolto la protesta dei lavoratori e condiviso le ragioni di un dissenso “che non si placherà fino a che non verrà dato spazio alle rivendicazioni di chi, ogni giorno, lavora per far sì che il Crs4 resti il centro di eccellenza che è sempre stato”.
I sindacati non parlano solo di proteste dopo la riorganizzazione ma di tanti “nodi critici di una gestione giudicata del tutto inadeguata dai sindacati, non ultimo quello emerso in una recente discussione sul premio di risultato che potrebbe risentire della riduzione del volume dei progetti di ricerca acquisiti dal Centro nell’anno appena chiuso”.
Il Crs4, proseguono, è “una realtà strategica per il territorio e per l’intera Sardegna che, per le sue caratteristiche statutarie, richiede il mantenimento di una posizione di eccellenza garantita da team di ricercatori e tecnologi competenti e motivati supportati da un clima aziendale di fiducia reciproca, cooperazione e condivisione di responsabilità”
Nei prossimi giorni Cgil e Fiom annunciano altre riunioni con i lavoratori, per decidere come andare avanti nella vertenza, senza escludere nessuna forma di protesta vista l’assenza di disponibilità al dialogo dei vertici.