di Michele Porcu
Ulisse finalmente, dopo lunghe peripezie, è arrivato alla sua amata Itaca: viene depositato sulla riva dell’isola ancora addormentato e quando si sveglia, stravolto dal viaggio e dalle avventure, non capisce neanche dove si trova… ma nel momento in cui riesce a riprendersi un attimo e si guarda bene intorno, si rende conto di essere a casa e bacia la terra raggiante di felicità.
La metafora perfetta per descrivere il ritorno di sir. Claudio Ranieri in Sardegna, nato nel 1951, che come calciatore esordisce nella Roma, ma lega il proprio nome soprattutto al Catanzaro, di cui, tra il 1974 e il 1982, diventa il giocatore con più presenze in Serie A.
Poi il Cagliari, il suo trampolino: due promozioni (dalla Serie C1 alla Serie A) tra il 1988 e il 1991 e la Coppa Italia di Serie C; passa quindi al Napoli, dove ottiene una qualificazione alla Coppa UEFA nel 1992.
Dopo un periodo come allenatore della nazionale greca, torna in Inghilterra, al Leicester City, con cui vince la Premier League nel 2016. Questo successo gli vale il premio come allenatore dell’anno della FIFA, oltre all’inserimento nella Hall of fame del calcio italiano.
Ranieri detiene il record di essere l’unico allenatore ad avere disputato i 4 principali derby italiani, grazie alla sua militanza in Roma, Juventus, Inter e Sampdoria.
Il popolo rossoblù non si è fatto attendere, questa mattina all’aeroporto di Elmas, una folla di mille persone ha accolto il nuovo tecnico della squadra isolana atterrato puntuale alle 10:20 con volo V71113 esercitato da Volotea, a suon di cori “Risorgeremo prendendo Ranieri” e ancora “Ranieri guida la Ferrari” prendendo in prestito i cori che si levavano dalla curva rossoblu fra il 1988 e il 1991 dovuti alle sue famose uscite;
Infatti quando nel 1988 sbarcò in Sardegna, per guidare il Cagliari (finito in serie C1), convinto di essere «alla guida di una Cinquecento», Ranieri dopo il primo allenamento telefonò entusiasta alla moglie. Quando la consorte gli chiese come fosse andata la giornata, rispose: «Mi sento come un pilota alla guida di una Ferrari». I fatti gli diedero ragione. In tre stagioni doppia promozione e salvezza nel 1991. Un exploit indimenticabile per la Cagliari del pallone.
Bandiere di benvenuto, striscioni, cori e persino un cane in rosso e blu. Ranieri ha salutato i tifosi con un sorriso a 32 denti, ma senza alcuna dichiarazione. Poi è subito salito a bordo di una macchina del club per andare alla Unipol Domus per la conferenza stampa di presentazione in cui ha ribadito “Voglio una squadra che senta il senso di appartenenza”.
Nel pomeriggio il primo allenamento ad Asseminello in vista dell’esordio ufficiale dopo la sosta invernale, il 14 gennaio in casa contro il Como.