Cagliari Perugia 3-2, l’analisi tecnica - vere.news vere.news

Cagliari Perugia 3-2, l’analisi tecnica

L’analisi tecnica di Angelo Cerina

Sofferenza ma vittoria meritata, vittoria del buonsenso e della logica, perché il calcio ha due concetti fondamentali: buonsenso e logica, tutto parte da qui e il resto viene dopo anzi direi molto dopo. Dunque un Cagliari che soffre ma vince e direi: era ora.

Il Cagliari parte con un 442 con di fronte un Perugia schierato con un 343.

Appare subito evidente un maggior equilibrio nel Cagliari ed è così che con Pavoletti sblocca quasi subito il risultato e secondo logica lo sblocca con un colpo di testa guarda caso il pezzo forte della casa.

Sempre grazie al buonsenso di schierare finalmente gli uomini giusti nel posto giusto, il Cagliari continua a premere e il raddoppio avviene inevitabilmente e poco conta che avvenga per uno svarione della difesa degli umbri, perché la loro difesa comunque era sotto pressione da alcuni minuti.

Bravo Lapadula, da vero uomo di aria di rigore a sfruttare l’occasione d’oro capitatagli sui piedi.

Partita chiusa dopo 27 minuti? Ovviamente no, perché un errore al solito clamoroso della difesa, questa volta è capitato a Capradossi, rimette in partita, dopo solo un minuto, un Perugia che sembrava oramai morto.

La paura serpeggia e la cronica inadeguatezza dei centrali del Cagliari fa sì che ogni attacco degli avversari diventi motivo di terrore vero.

Così al 54’ ennesima ingenuità e fallo da rigore in area rossoblu, con conseguente pareggio.

Tuttavia il Cagliari non sbanda più di tanto, anzi grazie al buonsenso di aver messo logicamente gli uomini al posto giusto nel loro ruolo, riprende la strada linearmente e a nove minuti dalla fine Pavoletti sempre di testa raddoppia e dà 3 punti di vitale importanza per il campionato del Cagliari.

L’equilibrio questa volta c’è stato, sia nel 442 che nel 433 successivo. I cambi oggi hanno avuto un senso logico ed il risultato è arrivato e non è un caso, nel calcio il caso esiste sempre meno e c’è sempre una spiegazione a tutto.

Se ho giocatori mediocri, ma li metto nel loro ruolo cercando di sfruttare le loro caratteristiche, faccio una squadra vera se no faccio una truppa di sbandati.

Oggi Liverani ha messo in campo una squadra. Sarà l’inizio di qualcosa di buono? Speriamo e auguriamocelo.

Certo che in difesa c’è bisogno di centimetri e piedi buoni, oggi queste due caratteristiche insieme non li ha nessuno dei centrali, Altare ha i centimetri ma non ha i piedi e Obert viceversa.

Il mercato potrà aiutare, così come potrebbe aiutare il recupero di Goldaniga. Inoltre sempre nel mercato dovrebbe essere trovato un play dinamico e aggressivo, Viola non lo è.

Dunque la logica ed il buonsenso oggi hanno vinto e questa è una buona notizia. L’arbitro Serra mediocre ma sufficiente per questa partita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *