di Barbara Leo
Ma voi vi ricordate il film Armageddon?
Diciamo che sta per diventare realtà…o meglio, si sta provando a non farlo diventare realtà.
Per questo il 24 novembre 2021 è stata spedita una sonda, Dart (Double Asteroid Redirection Test) che avrà come bersaglio un satellite, 65803 Didymos, un asteroide binario costituito da un corpo di 780 m di diametro attorno al quale, a una distanza di circa 400m, orbita 65803 I Dimorphos, il vero bersaglio della missione, dalle dimensioni di 160m.
L’ obiettivo è capire se questo impatto possa effettivamente cambiare la traiettoria dell’ asteroide e di conseguenza di qualsiasi asteroide possa avvicinarsi ed essere pericoloso per il nostro pianeta.
Questo progetto è una collaborazione tra l’agenzia spaziale americana NASA e il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL), ma c’è anche una partecipazione italiana: un piccolo satellite, il LiciaCube dell”ASI (Agenzia Spaziale Italiana) partito a bordo di Dart, ora si è staccato e invierà le immagini dell’impatto.
Quella postata qui sotto è una delle immagini test, e ritrae il nostro pianeta da 14 milioni di Km. È la prima volta che una sonda italiana di spinge cosi lontano.
La cosa fenomenale è che il LiciaCube è un nano-satellite, delle dimensioni di una scatola di scarpe.
Questa missione inizialmente era stata concepita insieme alla missione HERA dell’ESA, e sarebbe stato lui a riprendere l’impatto. La missione HERA comunque non è stata annullata, ma solo ritardata: HERA verrà infatti lanciato dalla Terra nel 2024 e arriverà a destinazione nel 2026.
Lo schianto è previsto alle ore 01:14 del 27 settembre italiane.
Adesso non ci resta che attendere.
Buona fortuna Dart e LiciaCube.