Aperitivo relazionale? A Cagliari è possibile

Di Michele Porcu

Ti sei mai chiesto in che modo entri in relazione con gli altri? Quali sono i tuoi schemi comportamentali, i tuoi “pregiudizi”, o su cosa poni attenzione quando conosci qualcuno?

Se la risposta è SI, domani – giovedì – a La Piccola Caffetteria di via Cima a Cagliari c’è “Drink Date” – un aperitivo relazionale in cui potrai conoscere e interagire con perfetti sconosciuti, anche attraverso l’aiuto del coach relazionale e psicologo Marco Casto, e della psicologa Giulia Zucca.

Il Dott. Casto ci racconta:“L’idea è quella di mettere insieme persone che non si conoscono e spronarle a riflettere sul proprio modo di entrare in relazione con gli altri. Quali sono i suoi schemi comportamentali, i suoi pregiudizi, o su cosa pone attenzione quando conosce qualcuno di nuovo? I partecipanti saranno divisi casualmente in gruppetti, saranno spronati a utilizzare tutti i sensi per carpire informazioni sugli altri e farsi una propria idea. Sarà un aperitivo relazionale, nel quale i partecipanti, oltre che interagire tra di loro avranno modo di interfacciarsi con me.”

È difficile fare conoscenza a Cagliari e in generale?
Al giorno ci sono tanti strumenti, soprattutto online che ci permettono di fare conoscenza: il problema è che ci limitiamo sempre a fare una conoscenza molto superficiale perché ovviamente si conosce solo ciò che una persona vuole mostrare in chat. A livello inconscio sono tante le caratteristiche che ci fanno interessare a una persona, paradossalmente anche un profumo a livello fisiologico ci avvicina a una persona rispetto ad un’altra e magari neanche siamo coscienti di aver sentito quel profumo. Certamente oggi a Cagliari fare conoscenza ed entrare in relazione con qualcuno è abbastanza  difficile.

Che effetto hanno avuto i social?
Diciamo che i social hanno da un certo punto di vista accorciato alcune distanze, poiché ci permettono di trovare persone di qualsiasi genere con diverse peculiarità, però allo stesso tempo ci rendono impazienti e quindi se non ci sono degli interessi in comune tendiamo ad andare rapidamente al prossimo. La nostra capacità di attenzione nei confronti di una persona è molto limitata, ci concediamo pochi secondi per capire se una persona ci piace o meno senza andare oltre ciò che abbiamo visto. Se da una parte i social aiutano ad avere più semplicità, dall’altra ci tolgono il gusto di conoscere realmente le persone.

Il cibo e/o l’alcol annullano le inibizioni?
Certamente l’alcol disinibisce e il cibo in generale unisce, e soprattutto il nostro rapporto con il cibo racconta tanto del nostro rapporto con gli altri, per cui un momento leggero come questo aiuta ad aprire maggiormente un canale che permette alle persone di vivere il momento sospendendo il giudizio anche perché magari, essendoci una figura che guida la serata, si sentono al sicuro.

Ci puoi dare dei consigli per qualche strategia per fare conoscenza?
Io non credo che esistano delle strategie, soprattutto che siano uguali per tutti. Conoscere bene gli altri parte da una maggiore conoscenza di se stessi, sembra una frase da santone ma ora ti spiego: dal momento in cui una persona ha dimestichezza nel capire che cosa gli piace e cosa no, è più facile riuscire ad entrare in relazione con una persona. Certamente molto spesso le persone che faticano ad entrare in relazione con gli altri in maniera autentica sono coloro che non hanno un rapporto autentico con sé stessi. Fondamentalmente l’unica strategia è quella di conoscersi per quello che si è, e accettarsi, sfruttare al meglio le proprie capacità. Questo incontro in realtà è il primo di cinque, che seguono un filone ben specifico, ci sarà in futuro una cena dove le persone saranno bendate oppure un’altra dove potranno fingere di essere qualcun altro.