Di Ettore Martinez
Non mancava mai nei sughi della mitica zia Nina. Era infatti un tempo assai diffuso nella cucina sarda. Qui da noi si sono sempre riconosciute alle foglie qualità non solo saporose ma anche digestive e risolutive di distubi dello stomaco.
Altri invece pare che ne bevano il decotto: secondo Plinio fa bene a tutte le malattie da raffreddamento (mal di testa e d’orecchio, paralisi, spasmi, etc.).
E’ associato alla Laurea e infatti ultimamente è tornato di moda l’uso di cingersene la fronte dopo avere conseguito il relativo titolo di studio. Forse con troppa leggerezza profana. Di questo però qui non parleremo.
“Apollinis est arbor” (trad.It. “E’ l’albero di Apollo”); è quindi albero solare e come tale è sempre stato associato alla luce.
A Roma, quando veniva data notizia di una vittoria, si leggeva pubblicamente il messaggio che la annunciava tenendo in mano un ramoscello di questa pianta.
(Siamo debitori per questo, anche a A.Gentili, “Il volo dei sette Ibis”, ed. Kemi, Milano).
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