di Umberto Corda
In Italia, dopo vent’anni dalla legge sul fumo firmata dall’ex ministro della Sanità Girolamo Sirchia, che ha liberato i luoghi pubblici dalle sigarette accese, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, è pronto a varare una nuova stretta contro il fumo.
Il disegno di legge predisposto dal ministro prevede l’estensione del divieto di fumo in presenza di minori e donne incinte anche in altri luoghi, oltre alla possibilità di eliminare definitivamente, nei locali pubblici, le sale attrezzate per fumatori. Inoltre, sarà vietata la pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device di tabacco riscaldato.
Il ministro ha dichiarato che il governo intende affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, tuttora la principale causa di morbosità e mortalità in Italia, e di conseguire l’obiettivo sfidante del Piano europeo contro il cancro 2021 di creare una generazione libera dal tabacco, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040.
In Italia negli ultimi 47 anni c’è stata una stretta sul fumo sempre più forte, ma nonostante ciò, quasi un italiano su quattro fuma. Proprio per questo motivo il ministro della Salute ha deciso di introdurre nuove limitazioni sia alle sigarette tradizionali, che alle nuove a tabacco riscaldato, sempre più diffuse.
Inoltre, con l’aumento della popolarità delle sigarette elettroniche, sono sempre più le evidenze scientifiche che associano l’utilizzo di questo strumento tecnologico a pericoli per la salute, non solo per chi le utilizza, ma anche per chi sta vicino a chi vaporizza. Per questo motivo, c’è la volontà di estendere il divieto di fumo anche alle sigarette elettroniche, sia all’aperto che al chiuso.