Ci piace conoscere le persone oltre i ruoli. Abbiamo contattato 10 tra cameriere e cameriere diversi. Gli abbiamo chiesto semplicemente di raccontarci, con una frase, la loro esperienza in servizio. I nomi sono di fantasia, perché nessuna e nessuno, purtroppo, ha voluto che li mettessimo.
Giacomo, 29 anni. Presenta i piatti e i vini con narrazione al limite dell’epico. Riesce sempre a far ordinare più cose ai suoi clienti e di questo va fiero col titolare.
Tommaso, 25 anni. Ha già girato mezzo mondo. Ha lavorato in più paesi. Conosce tre lingue. E’ tornato post pandemia, ma sta pensando di andarsene via. Poca professionalità e tanta provincialità, dice.
Luigi, 22 anni. Originario dell’entroterra. Ha iniziato a lavorare in un locale tipico per fare soldi e mantenersi negli studi. Nel mentre frequenta l’università da fuori sede. Studia poco perchè i turni sono pesantissimi. Pensa di abbandonare.
Giulia, 29 anni. Lavora nel locale del papà sotto mentite spoglie. In realtà deve controllare i dipendenti. Tempo fa ha fatto licenziare una persona.
Stefania, 27 anni. Segue i clienti con attenzione. Dice dopo ogni piatto “come è andata?”. Saluta tutti, cerca di scambiare parole. Ha bisogno di feedback continui per rassicurarsi che tutto stia andando a perfezione.
Francesca, 33 anni. Si occupa di tutto. Fa anche la social media, le foto, segue la pagine. In cambio dice di non aver mai avuto un vero e proprio ringraziamento. Spera di andarsene via quanto prima per fare solo la social media.
Franco, 29 anni. Vuole la perfezione in ogni momento del servizio. Discute spesso con i clienti. Ha un’etica del lavoro impossibile e spesso si lamenta della svogliatezza che lo circonda anche nello staff.
Maria, 28 anni. Ha alle spalle anni di esperienza in decine di ristoranti dove ha spesso rotto per i turni. Dice di essere oramai stanca di questo lavoro, ma lo ama visceralmente e non vuole fare altro.
Roberto, 25 anni. Vorrebbe fare altro ma deve ripagare un grosso debito (non ha specificato cosa). Ogni minuto è pesante e ogni servizio va fatto prima possibile nella speranza di poter uscire prima possibile da quell’inferno.
Matteo, 28 anni. Abborda con fare gentile e professionale le più belle ragazze del locale e, così ci dice, riesce poi a portasene a letto almeno una diversa a settimana.
P.s. abbiamo ricevuto in extremis anche un’altra testimonianza:
Jimmy, 28 anni: è un lavoro di merda e logorante, che mi ha aiutato in un momento molto lungo della vita ma non bisogna adagiarsi a questo (tranne se lo vuoi fare con passione). Conosci tutti i caratteri e diventi un po’ psicologo della personalità delle persone.
I clienti ti trattano bene e altri molto male.